Gen. GIORGIO PICCIRILLO
Capo di St. Magg. Arma Carabinieri



"Canto di Maggio", il bellissimo lungometraggio scaturito dalla fantasia creativa di Antonio Sottile, oltre al suo contenuto puramente musicale, mi ha colpito per tutto ciò che attinge più profondamente ai valori della sacralità, della storia e della tradizione. E' stato per me motivo di orgoglio e soddisfazione poter ricordare, come in un luminoso flashback, l'entusiasta e memorabile partecipazione della nostra Fanfara e di tanti Carabinieri. La presenza dell'Arma a Isnello nel Maggio del 2000 e conseguentemente anche nel video, ha rivestito molteplici ragioni d'essere. La prima legata alla nostra avviata collaborazione con il Conservatorio di Musica "V. Bellini" di Palermo, e più in generale con il mondo della scuola, nella convinzione che attraverso queste forme di dialogo con i ragazzi, con i giovani, si possano creare i presupposti per una società che avvicinare maggiormente la fiducia dei cittadini nello Stato e, appunto, nelle Istituzioni. L'altra ragione fa riferimento alla felice intuizione del progetto di Canto di Maggio teso ad un attento recupero di tante espressioni artistiche ed etniche, che sono parte integrante del ricchissimo patrimonio culturale della Sicilia. L'Arma dei Carabinieri, quindi, per mezzo della sua Fanfara, è stata ben lieta di contribuire alla riconsegna, in questo caso di quell'autentica gemma musicale che è la Frottola del SS. Crocifisso, fervente e vibratile espressione d'arte compositiva ottocentesca, all'ascolto e alla visione di tanta gente e di tanti appassionati. Un ultimo, non meno rilevante aspetto, riguarda il senso stesso della nostra partecipazione a fatti ed eventi in paesi ed in comunità come Isnello. I Carabinieri, con le loro alte uniformi sono stati da sempre protagonisti, nei luoghi della nostra Italia, nei momenti più significativi della vita sociale. Le feste religiose, le inaugurazioni di monumenti, le manifestazioni artistiche di rilievo hanno richiesto ad ogni occasione il segno della loro prestigiosa presenza. Tutto ciò, non tanto per l'eleganza ed i fasti rappresentati dalle loro divise quanto piuttosto per i profondi significati di legami e di civile appartenenza che l'Arma dei Carabinieri avoca a sè nei rapporti tra tutti i cittadini e lo Stato, con le sue leggi e regole da rispettare ma anche con i suoi grandi valori da custodire.

Generale Giorgio Piccirillo, Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri