Il Cristo di Montaspro

Un sussurro di luce
sembrava la neve
a Montaspro.
Un diadema smagrito
sul nudo delle pietre.

Così ogni volta
Lui muore al mio paese
con l'aria che lesta abbandona le alture.
E si intriga nel cuore.
E il sole
il suo miele acerbo avanza
a nutrire un germoglio tra i campi.

Un ombra di croce
da luna e nubi
lenta muove tra i muri d'erba
già anch'essi fecondi del vento.
E piano accarezza quei vicoli muti
colmando un dolore sospeso tra gli usci.

E la notte si compie
in quell'ora già attesa nel grembo.
In quel canto di madre
sommesso
tra i ricami di uno scialle.